Finalmente, dopo 3 mesi di permanenza in Colorado è arrivato il momento della prima vera gara della stagione (avevo già fatto un cross di 4 miglia a fine gennaio): Behind the Rocks, un trail di 50 km (1200 m D+) nel deserto dello Utah. Per chi è appassionato di film western è facile immaginare l’ambiente che si può trovare: rocce, sassi, sabbia, sole, caldo e…nient’altro.
Primo viaggio fuori dal Colorado, a circa 6 h di macchina da Boulder, passando per Denver e poi giù verso Vail, Beaver Creek e attraverso il Colorado River Canyon fino a Moab, una cittadina nel mezzo del deserto, supertrafficata e meta turistica. Nei dintorni numerosi parchi nazionali, uno su tutti, l’Arches National Park.
Sabato 28, ore 8:00, si parte! Circa 70 atleti prendono il via sulla 50 K (altri erano sulla 50 miglia o sulla 30 K). So che saranno circa 4h30′ di gara (4h33′ il tempo fatto nel 2014 da Ian Torrence) quindi spero in una partenza tranquilla. Così non è, infatti si parte subito forte, con due atleti che si mettono in testa a tirare e io dietro a 50-100 m di distanza. Dopo 5 km li riaggancio e proseguiamo in due. Il ritmo è sempre alto, calcolando che si corre sulla sabbia e il percorso non è piatto. Ai 10 km passiamo in circa 42′, ai 21 km in 1h32 e ai 25 km in 1h55′. Proprio in questo punto mi fermo per alimentarmi mentre il mio compagno di viaggio riparte subito. Non mi preoccupo, so che da ora (circa le 10) il caldo inizierà a farsi sentire. Infatti la temperatura schizza oltre i 30° e nel giro di pochi km riagguanto e supero il mio avversario. Vorrei fare ancora qualche km in compagnia, ma lui di colpo cede. Saprò solo dopo l’arrivo che ha avuto una brutta crisi (disidratazione) e si è dovuto fermare. Dal momento in cui son rimasto da solo (mancavano ancora 20 km, prevalentemente in salita) ho cercato di gestirmi al meglio: ogni 4-5′ bevevo, acqua e acqua con un gel sciolto dentro. Al 39° mi aspetto il penultimo ristoro, che però non c’è (è spostato di un paio di km). Qui inizia un momento di crisi; ormai non c’è scampo al sole e nei punti in cui non c’è vento è davvero caldo. Cerco di mantenere un ritmo costante, lento ma costante (a questo punto è dura andare sotto i 5’30”/km), so che manca ancora circa un’ora di gara e continuo a bere. Dai -5 km si vede l’arrivo, è ancora lontanissimo! Nel deserto sembra tutto più vicino, poi invece non si arriva mai!!! Ormai mi rendo conto che non mi prenderanno più, me la prendo con più calma, corro e ogni tanto cammino. Fino alla fine!! Guardo l’orologio: 4h26′!! Record del percorso nonostante il calo finale!! Non posso essere più soddisfatto!! Nessun problema fisico, niente vesciche (amo le mie Bushido!!), solo una leggera crisi nel finale, che nel giro di un’oretta passa!!! E poi, qualche birra fresca con gli amici Rocky Mountain Runners e tutto torna normale!!
Il week end non finisce qui, il giorno successivo bisogna rientrare a Boulder, ma approfittiamo per visitare un po di…rocce… breve trekking per sciogliere le gambe fino al Corona Arch e poi reintegro a base di pane, Nutella, frutta secca e (ovviamente) birra.
E ora aspettiamo la prossima: Dirty 30, sarà una gara supercompetitiva (l’anno scorso ha vinto Anton Krupicka), ma mi farò trovare pronto!!
PS: Bella gara, ma niente a che vedere con le gare in Europa!! Il percorso (andata e ritorno sullo stesso tracciato), l’iscrizione (100 $ o più), le premiazioni (NP), la zona di partenza e arrivo (bello in mezzo al deserto, ma gli arrivi nei nostri paesi sono 1000 volte più emozionanti!)… per fortuna la compagnia era la migliore (Rocky Mountain Runners)!!!
QUI LE CLASSIFICHE DELLA GARA
Dati tecnici:
Lunghezza: 51.4 km
Dislivello: 1000 m
Idratazione: circa 5 litri di acqua (1 l/ora) (le birre post-gara non fanno parte di questo conteggio 😉 )
Alimentazione: 3 gel sciolti nella borraccia + patatine salate ai ristori
Una opinione su "BEHIND THE ROCKS: DISPERSO NEL DESERTO"