Sabato 14 giugno: dalla spiaggia di Marina di Cottone (CT) è partita l’ottava Supermaratona dell’Etna. 43 km con 3000 m di dislivello di sola salita. Primi 32 km molto corribili su strada asfaltata, ultimi 11 km sul vulcano, strada sterrata, tratti ripidi.
Avevo l’esperienza maturata due anni fa, ed è servita; nei primi 20 km avevo sensazioni di pesantezza muscolare, ma poi, da metà salita è cambiato tutto. Dalla quarta/quinta posizione mi sono portato fino alla terza, grazie anche al ritiro del marocchino El Makhrout, che partiva tra i favoriti, con gli ultimi 10 km fatti con sensazioni ottime, e con margine. Non potevo puntare a far meglio di così, vista la presenza di due mostri sacri, cioè Lorenzo Trincheri (terzo successo) e Carmine Buccilli (secondo). L’obiettivo era finire nei 5, ma soprattutto migliorare il tempo fatto due anni fa (4h37′). A Linguaglossa (km 14) avevo lo stesso tempo, ma da li in poi sono riuscito a mantenere un ritmo più elevato e sono passato a Piano Provenzana (km 32) con oltre 10′ di vantaggio sul mio vecchio tempo. Ma è stato da qui che ho veramente cambiato marcia, finendo in 4h00′ (la gara era però circa 1 km più corta del percorso originale, a causa del maltempo).
Podio finale: Trincheri, Buccilli, Giovanelli (con una “n”!!!!)
Tra le donne ha vinto nuovamente Graziella Bonanno davanti a Alisia Calderone e alla friulana Monia De Monte.
Ma al di là dell’aspetto sportivo bisogna ancora una volta sottolineare l’ambiente nel quale si è tenuta la gara (dalla sabbia del mare ai 3000 m dell’Etna); con i passaggi nei paesi sempre colmi di gente a fianco alla strada e il calore del pubblico costante.
E poi, quest’anno, l’Etna ci ha dato il premio più bello: eruzione e colata di lava dal cratere di sud-est. Uno spettacolo visibile da Fiumefreddo che difficilmente gli atleti potranno dimenticare!!
Ora un paio di giorni di recupero, poi sotto di nuovo; la prossima gara è una di quelle “vere”: Cortina Trail!!
Foto dal profilo FB di PhotoTéc