ERRORI DI PERCORSO, SBAGLIANO GLI ATLETI O GLI ORGANIZZATORI?

OLYMPUS DIGITAL CAMERANon so se sia sempre stato come quest’anno, ma in un paio di mesi è capitato già diverse volte di sentire gli atleti che si lamentano per aver sbagliato percorso. E’ capitato all’amico Ivan Cudin quando era in testa al Trail del Collio, a un paio di km dall’arrivo; è capitato a me, insieme a molti altri atleti al Duerocche Trail, errore che sicuramente ha condizionato la gara; è capitato nuovamente a diversi atleti alla prima edizione del Trail dei 3 Castelli, in particolare nel percorso lungo. Ho letto anche che è capitato al grande Filippo Salaris (miglior italiano alla Marathon des Sables) durante un trail nella sua Sardegna. E’ capitato sempre a Salaris (e anche al sottoscritto) un paio di anni fa al Trail degli Eroi. E sarà capitato anche a moltissimi altri atleti in altre gare in ogni parte d’Italia.

PERCHE’ SI SBAGLIA? Gli errori di percorso possono avere diverse cause, la più grave è sicuramente quando qualche deficiente sposta o toglie le balise o gira le frecce (questo è successo al Collio e al Duerocche). Altra causa è la segnaletica messa male (bivi con poche balise, colore dei segnali che si confonde con sottobosco, segnali coperti da neve o tolti dal vento [LUT 2013]…)

C’E’ UNA SOLUZIONE? Sbagliare percorso lascia nell’atleta un senso di dispiacere (e di incazzatura), perché la prestazione viene influenzata da una colpa non sua, soprattutto se l’errore termina con un ritiro. Cosa possono fare quindi gli organizzatori? A mio parere ci sono alcuni modi per limitare questi problemi:

– mettere sempre a disposizione degli atleti il file gps da scaricare, in modo che gli atleti possano avere un segnale di “emergenza” se escono dal percorso (questo molte volte viene fatto, ma purtroppo sono gli atleti a non avere quasi mai il percorso nel proprio orologio)

– presidiare gli incroci, almeno quelli più importanti e quelli più a “rischio” (di solito quelli più frequentati, soprattutto dai cacciatori, colpevoli diverse volte di aver tolto la segnaletica)

– segnalare i bivi in modo efficace: è inutile mettere segnali ogni 100 m sui sentieri ben battuti e dove non ci sono bivi e poi mettere solo una-due balise sugli incroci. Sui bivi dovrebbe esserci un segno ogni 10-20 m almeno per i primi 100-200 m. E attenzione quando il bivio si trova in prossimità di una curva; in questo caso deve essere segnato ancora meglio!!

Un’ultima “dritta” ai tracciatori:trail_balise quando posate le balise pensate al punto di vista dell’atleta, che arriva di corsa e stanco e in discesa deve guardare dove mette i piedi e non può correre guardando in alto. Per questo sarebbe opportuno segnalare i percorsi già 10-15 gg prima, in modo che ci sia la possibilità di provarlo anche a ritmo gara, o farsi dare suggerimenti da eventuali atleti che vanno in ricognizione.

Un consiglio invece agli atleti: quando si sbaglia è inutile fare polemica e vivere male la giornata. Si può parlare con gli organizzatori, ma senza attaccarli; in fondo si presume che abbiano fatto del loro meglio… e sicuramente l’anno successivo la situazione migliorerà!!